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La
Festa di luglio
Il
Re Ferdinando era particolarmente devoto alla Santissima Vergine delle Grazie
tanto da tenere gelosamente custodito presso di sé un piccolo quadro di ottima
fattura che ritraeva la Madonna a lui tanto cara. Quando intese far realizzare da
Francesco Collecini una nuova chiesa per le famiglie che risiedevano in località
Vaccheria dove sorgeva una fabbrica delle calze, il sovrano non ebbe dubbi: il tempio fu
dedicato a Maria Santissima delle Grazie. Questa nuova costruzione doveva offrire un
novello impulso, non solo religioso, allo sviluppo della colonia fondata da Ferdinando
IV,
secondo quel disegno che voleva San Leucio fulcro di quellesperimento
socio-economico che trovava concreti riscontri nellattività promossa allombra
del Belvedere. Ecco perché fu festa grande quel 2 luglio 1805 quando, con giubilo e
solennità, fu inaugurata la Chiesa della
Madonna delle Grazie in Vaccheria, coadiutrice della Real Parrocchia di San Ferdinando
Re.
Non solo i leuciani accorsero per visitare la fiera che si allestì per otto giorni nella
piazza della Vaccheria e per ascoltare il concerto diretto per loccasione dal
Paisiello, Ferdinando IV tenne ad impartire precise istruzioni anche per quanto riguardava
laspetto prettamente religioso della festa: il piccolo quadro della Madonna e del
Cristo incastonato in una raffigurazione più grande posta sullaltare maggiore della
Chiesa, doveva essere infatti portato in processione. Successivamente fu limmagine
lignea della Madonna ad essere venerata dai fedeli nel corteo religioso.
Sono trascorsi quasi due secoli da quellavvenimento che segnò unaltra fase di
quel processo innovativo iniziato nel Belvedere nel 1773, ma il desiderio delle operose
genti leuciane di rinnovare il senso più autentico e profondo di questa festività resta
oggi inalterato nel tempo, quasi a voler sottolineare lessenza della tradizione
storica.
E questa una festa particolarmente coinvolgente, occasione propizia per calarsi
negli usi, nei costumi e nella tradizione, anche folcroristica, di un borgo che continua a
vivere intensamente il suo passato, valorizzandolo e proiettandolo in un domani ricco di
aspettative.
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