Particolarmente originale, per forma e disposizione delle viti, era la Vigna del Ventaglio (la cui produzione nei primi decenni del sec. XIX si aggirava intorno agli ottanta barili di vino) posta a sud est dell’attuale Monte S. Leucio, tra il Belvedere e S. Silvestro, avente un impianto a semicerchio, diviso in 10 raggi. Ciascun raggio, che partiva dal centro dove era situato il piccolo cancello d’ingresso, conteneva viti di specie diverse, indicate su lapidi di travertino. Così descrive il Cavalier Sancio nel 1826 la Vigna del Ventaglio: La
natura, l’indole, e la posizione declive del terreno rendevano questo
sito opportunissimo per una vigna. Fu essa stabilita presso a cinquanta
anni indietro sulle diverse proprietà, che si acquistarono dalla famiglia
Panaro, come abbiamo enunciato nel foglio 43 della presente platea. La disposizione di questa vigna è singolare, come scorgesi dalla Tav. … messa nel volume delle piante. Forma essa un semicerchio, diviso in 10 raggi, ed è tanto somigliante ad un ventaglio, che ne ha preso e ritenuto il nome. Ciascun raggio, che parte dal centro, ov’è il piccolo cancello d’ingresso, contiene viti di uve di diversa specie, contrasegnate con lapidi di travertino. La lapide, messa nel primo raggio a mano dritta dell’ingresso, indica le uve dette Lipari Rosso. Quella nel secondo raggio indica il Delfino Bianco. Quella nel terzo raggio indica Procopio. Quella nel quarto raggio indica Piedimonte Rosso. Quella nel quinto raggio indica Piedimonte Bianco. Quella nel sesto raggio indica Lipari Bianco. Quella nel settimo raggio indica Siracusa Bianco. Quella nell’ottavo raggio indica Terranova Rosso. Quella nel nono raggio indica Corigliano Rosso. Quella nel decimo raggio indica Siracusa Rosso. Le viti sono basse all’uso italiano, ed il loro numero giunge a diecimila. Non vi è in questa vigna alcun albero, né vi si esercita altro genere di coltivazione, che quello che è indicato per le vigne, cioè tre zappature, ingrasso di favucce ed altro. Nella sommità di questa vigna a pochi passi fuori il recinto della medesima nel sito il più alto vedesi un vasto pagliaio con de’ sedili contornato da piante, e costruito nell’anno 1828 per luogo di fermata delle Reali Persone.
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