Il Regolamento interno alla Real Fabbrica di S. Leucio

 

Vedendo fuori della mia aspettativa giunta innanzi tempo la mia colonia di S. Leucio a far lavori squisiti di seta, ora è necessario che, a tenor di quanto disposi nel Codice delle Leggi date per la buona educazione dei suoi individui, si pianti anche un sistema fisso, e generale per lo regolamento e buon governo della fabbrica. Perché quindi tutto riesca chiaro, ed ordinato, prima disegnerò qui le cariche, che debbono esservi, e poi parlerò dei loro rispettivi doveri.

Cariche da occuparsi:

Sopraintendente Generale, Cassiere, Razionale, Giornalista, Scritturale, Disegnatore, Direttore Generale, Incettatori Folleri, Conservatori dei Folleri, Sovrastante alla Filanda, Guardaroba, Direttore dei Filatoi, Assortitore, Tintore, Sotto Direttori, Magazzinieri di sete colorate e di drappi, Maestra d’incannare e di ordire, Incannatrici di pelo e trama, Manifatturieri, Pettinarolo, Celentatore, Mercante, Falegname e Torniere, Ferraro.

 


Doveri del Sopraintendente Generale

Il Sopraintendente Generale sopraintenderà a tutti gl’individui della Real Colonia tanto nel costume, che nel disimpegno dei loro rispettivi impieghi. Primariamente perciò vigilerà egli per la esatta esecuzione, ed osservanza di tutte le leggi da me date; e disporrà che i Seniori adempiano esattamente a’ loro doveri.

Giudicherà di tutte le controversie d’arti sentendo il Direttore Generale, i Sotto Direttori, e chiunque altro stimerà di sentire, per lo maggior accerto della giustizia, e per lo maggior vantaggio delle arti e della fabbrica. Averà piena facoltà di punire con pena pecuniaria, o di carcerazione i colpevoli e riluttanti agli ordini dei Superiori, e baderà che la fabbrica non resti mai in danno per colpa o difetto di chiunque, dandone subito a me parte per la sovrana intelligenza e solo nel caso che uno meriti di essere sfrattato dalla colonia, ne farà prima rappresentanza a me per la Regal risoluzione. Baderà che vi sia inventario esatto di tutto, e che questo si tenga sempre pronto dal Razionale,non solo perchè si sappiano con sicurezza sempre i fondi della fabbrica, ma perché non si moltiplichino gli ordigni e le macchine senza necessità.

Terrà sempre in pubblico banco tutti i fondi della Regal Fabbrica messi in Fedone in testa alla Regal Fabbrica di S. Leucio a disposizione del medesimo come Sopraintendente.

Non pagherà danaro, se non per partita di banco, acciò resti discaricato nelle debite forme il danaro del Fedone stesso.

Pagherà ogni volta docati mille in mano del Cassiere per i bisogni giornalieri della fabbrica ed occorrendo altro danaro estra ordinariamente, il Cassiere lo chiederà al Sopraintendente precedente sua rappresentanza con un certificato del Razionale.

Farà vendere i capimangani, pellicce, vermi, stoppa, petine e tutto altro, sempre ad estinto di candela avanti di sé.

Prenderà conto mensuale dal Cassiere di tutti gli introiti ed esiti fatti in ciascun mese per la R. Fabbrica, e li passerà subito al Razionale per la debita discussione; fatta la quale ne rimetterà a me prima del 15 del mese, che segue, una copia firmata dal Razionale per la mia sovrana intelligenza.
Vigilerà perché i libri del Razionale stiano sempre in corrente. Terrà ogni volta che occorra, sessione col Direttore Generale, Disegnatore, Sotto Direttori, Mercante ed altri per lo buon regolamento ed avanzamento della fabbrica. Ed in esse non mancherà mai di venire il Razionale che noterà tutto ciò, che si risolverà in libro separato che si chiamerà libro delle Risoluzioni.

Presenterà finalmente in fine d’ogni anno conto generale a me per riportarne la mia regale approvazione.


Doveri del Cassiere

Il Cassiere riceverà dal Sopraintendente Generale il danaro in partite di Banco, ch’egli cambierà per spenderlo a beneficio della Regal Fabbrica, giusta gli ordini che riceverà dal Sopraintendente. Terrà libro in cui registrerà di suo carattere tutti gli introiti ed esiti giornalieri, ed in fine di ogni mese presenterà al Sopraintendente bilancio del dare ed avere con i corrispondenti documenti, che accertino i pagamenti. Il Sopraintendente passerà in Razionalia l’originale cifrato per la debita liquidazione, fatta la quale prima delli 15 del mese che segue ne rimetterà a me copia firmata dal Razionale, per la mia sovrana intelligenza.

Pagherà a Manifatturieri il prezzo delle loro manifatture con mandato che farà il Razionale sottoscritto dal Direttore Generale col visto buono del Razionale che ispiegherà in esso distintamente la causa del pagamento.

Provvederà la R. Fabbrica di tutto il bisognevole; ed occorrendogli danaro, lo cercherà al Sopraintendente con sua rappresentanza accompagnata con certificato del Razionale.


Doveri del Razionale

Il Razionale soprintenderà al Giornalista e alli Scritturali e sarà responsabile di tutte le copie e mancanze dei medesimi.

Terrà il libro maggiore in cui registrerà il conto in danaro che si presenterà ogni mese al Cassiere, e il conto in genere che gli darà il Giornalista alla fine d’ogni anno.

Terrà il libro della valuta dei lavori, che escono dalle rispettive arti.

Il libro delle consegne dei Generi al Mercante.

Il libro dei certificati.

Il libro delle rappresentanze.

Il libro di Cassa.

Interverrà a tutte le sessioni, in tutte le compravendite ed in qualunque altro atto in cui si stimerà necessario.

Spedirà i mandati in ogni atto di consegna al Cassiere per lo pagamento dovuto a’ Manifatturieri, firmato dal Direttore Generale col visto buono di esso Razionale. Formerà finalmente ogni anno il conto generale.


Doveri del Giornalista

Il Giornalista dipenderà dal Razionale. Terrà due libri: uno in cui registrerà a foglio doppio ogni conto in genere, ed ogni conto in danaro per passarsi il tutto in scrittura; ed ogni altro in cui registrerà il conto in genere, a cui risponderanno tutti i libri degli Artieri.


Doveri dello Scritturale

Lo Scritturale dipenderà egli pure dal Razionale. Interverrà in tutte le operazioni, dove sarà necessario, e terrà un libro a cui corrisponderanno tutti gli altri libri della Regal Fabbrica.


Doveri del Disegnatore

Il Disegnatore dev’essere una persona che non solo sappia bene di disegno, ed abbia special cognizione della gradazione dei colori e della loro armonica unione, ma di più che canosca la meccanica, e sappia ben mettere in carta graticolata.

Oltre di queste cognizioni deve anche avere un gusto raffinato, e dev’essere inteso dei geni particolari delle nazioni. Dovere di costui sarà fare ogni giorno dei disegni, e quelli presentare al Sopraintendente, il quale li darà ad esaminare al Direttore Generale; a Sotto Direttori, al Mercante, e quel disegno piccolo che riuscirà meglio in opera, e piacerà quello si seguiterà.

Il disegno che sarà approvato, sarà copiato dal Disegnatore in un foglio di carta, acciò possa formarsene un libro da restare in Razionalia, ed in più di detto foglio si metterà la data del giorno, si dirà approvato e dato ad eseguirsi; e sarà firmato poi dal Sopraintendente, dal Direttore, dal Sotto Direttore, e dal Mercante.

Questo stesso ancora avrà il carico di girare per mercanti della capitale, e dovunque si stimerà, prender da essi le commissioni in iscritto, e presentarle al Sopraintendente, acciò possan subito proporsi in sessione, e risolversene, se pur convenga la esecuzione.


Doveri del Direttore Generale

Dal Direttore Generale dipende la prosperità di una fabbrica. Se egli è valente nell’arte, sarà sempre giudice imparziale della bontà dei lavori, e darà sempre ad eseguire Drappi di facile vendita per la bellezza, e dolcezza del prezzo. Deve egli capir bene il disegno. Deve esser bene inteso della carta graticolare per le varie riduzioni che posson occorrere.

Deve conoscere bene la qualità, ed uguaglianza della seta e della prontezza e vivacità dei colori; e deve essere intendentissimo della montatura dei Telai, dell’arte di tesse, e di tutte le altre operazioni, che sono necessarie per portare un drappo alla sua perfezione e per fare eseguire ogni qualunque commissione che venisse data alla Regal Fabbrica.

Obbligo suo sarà primieramente dare in tempo della trattura della seta al Sovrastante della Filanda un foglio da lui firmato di tutte le diverse qualità di seta che necessitano per le diverse qualità di stoffe, che posson farsi nella fabbrica acciò il medesimo faccia quella trarre a tenore degli ordini ricevuti. Visiterà ogni settimana la seta tratta per vendere, se è a norma degli ordini da lui dati e trovando che non è tale, ne farà subito rappresentanza al Sopraintendente, perché possa, se la Regal Fabbrica è in danno, far quello emendare dal Sovrastante e della Trattrice e quando non lo sia, corrigare ambedue la prima volta e poi dare ad essi quella pena, che si stimerà più equivalente al loro eccesso.

Ordinerà al Guardaroba che consegni al Direttore del filatoio quella seta che stimi necessaria tanto in pelo che in trama acciò possa quello operarla. Vedrà, se la seta è ben lavorata nelle macchine del filatoio e del torno; e trovandovi difetti nati dalla poca attenzione del Direttore del Filatoio, o di chi lavora in esso, ne dia subito parte al Sopraintendente, perché possa farne emendare il danno a chi spetta.

Vigilerà perché la seta sia ben assortita. Ordinerà al Magazziniere della seta cotta, che prenda dal Guardaroba quel quantitativo di seta che necessita acciò possa darla a tingere al tintore a norma delle sue ordinazioni. Prenderà continuamente ragione dal Tintore delle sete tinte acciò i colori sian sempre perfetti, e la seta non sia maltrattata. Disporrà che il Tintore consegni la seta tinta al Magazziniere della seta cotta e colorata. Dirigere tutti gli ordini e sottordini, perché prenda dal sopradetto Mgazziniere, quella quantità, qualità, e colore di seta che sarà necessario al disimpegno dell’incombenza.

Visiterà di quando in quando tutti i telai dei Manifatturieri e specialmente quando va a mettersi un’opra nuova. E giudicherà finalmente col Sopraintendente, Sotto Direttori e Mercanti, dei difetti trovati nei lavori.


Doveri degli incettatori dei Folleri

La prima spesa della fabbrica è la compra dei Folleri, questa siccome fino ad ora si è fatta tumultuariamente con non picciol danno per la fabbrica, così ha bisogno benanche di riforma e di sistema tanto per rapporto a venditori, che per rispetto al luogo, ed agli individui della fabbrica medesima.

Il luogo mi riserbo additarlo a suo tempo.

Solo parlerò qui delle persone che debbono fare ed assistere alla compra di essi. Il Sopraintendente passerà anticipatamente in potere del Cassiere per partita di Banco quella somma di danaro, che sarà da me determinata. Il Cassiere la ridurrà in danaro effettivo, ed egli, il Razionale, lo Scritturale, il Direttore Generale e il Sovrastante alla Filanda attenderanno alla compra dei Folleri. Il Direttore Generale e il Sovrastante converranno il prezzo. Il Cassiere peserà: il Razionale registrerà il peso lordo ed il peso netto, il nome, cognome, e ladria dei venditori, e farà il conteggio del prezzo convenuto, e nel tempo stesso farà mandato al Cassiere, che paghi il prezzo registrato. Il Cassiere pagherà a tenore del mandato, ed infilzerà il mandato in uno spaghetto. In fine della compra il Cassiere darà al Sopraintendente il conto del danaro pagato insieme coi mandati del Razionale, passatili subito il Razionale confronterà col suo libro i pagamenti fatti, ne formerà bilancetto, e lo presenterà a me per la Sovrana Intelligenza.

Nel cortile della Regal Fabbrica non gireranno altri che li soli addetti alla medesima e delli due custodi della Coculliera uno baderà a far portare li folleri crudi nel luogo rispettivo, e l’altro al forno, o alla stufa, per farli stufare ed indi farli condurre nella Coculliera suddetta. Per li folleri non ricettibili venuti da lontane parti vi saranno dei fornelli a mano, e delle Trattrici particolari, acciò sia in libertà dei padroni o quelli vendere al giusto prezzo che valgono o farsi tirar la seta a loro conto pagando le spese della trattura ed in libertà loro resterà ancora di vendere poi la seta tirata o alla Regal Fabbrica, o a chi meglio lor piacerà col pagamento del Regio Dazio a quel prezzo che potran convenirsi.


Doveri dei Conservatori dei Folleri

Li Conservatori dei Folleri risponderanno di essi dal primo momento che ne avranno la consegna, non solo per la qualità ma anche per lo quantitativo. Obbligo loro sarà di attendere con tutto lo studio e la perseveranza alla custodia di essi. Baderanno con indefessa applicazione, che i medesimi siano immediatamente purgati dalli macchiati, acciocchè questi non guastino i buoni. Che siano almeno due volte al giorno voltati da coloro che saranno addetti a voltarli, acciò la ventilazione assecchi sollecitamente il verme morto, che vi si racchiude. Non faranno star mai per terra alcuno dei medesimi, acciò la gente che gira per la Coculliera non lo calpesti o si perda. Attenderanno a far fare dalle ragazze destinate la scelta compita di essi facendo mettere l’una qualità separatamente dall’altra, cioè i molli con i molli, i bufali con i bufali, i pizzuti con i pizzuti, i vellutati con i vellutati, i verdoni con i verdoni, i gialli con i gialli, e i buoni con i buoni. Daranno al Sovrastante della Filanda, ed alle rispettive Trattrici i folleri a peso, a qual effetto terranno un libro, nel quale il Sovrastante noterà di suo carattere giornalmente tutti i pesi dei folleri che si consegnano alle rispettive Trattrici, e lo stesso farà anche lo Scritturale nel suo libro.


Doveri del Sovrastante alla Filanda

La bontà dei Drappi nasce dalla bontà della seta. Per conseguenza la trattura di essa deve essere perfettissima. Deve esservi qui un Sovrastante il quale sia espertissimo della Trattura. Questi primieramente guarderà, se i folleri sian ben tenuti. Trovando che si usi poca attenzione a’ medesimi subito ne avviserà il Sopraintendente, il quale castigherà i conservatori di essi. Baderà in secondo luogo alla scelta dei medesimi, e farà che ciascuna qualità sia ben divisa dall’altra.

Ogni mattina si porterà insieme alle donne Trattrici nella Coculliera; attenderà alla pesa, che si farà a ciascuna di esse, registrerà giorno per giorno di suo carattere nel libro che si terrà dai Conservatori dei Folleri le partite di ciascuna.

Nel tempo della pesa dei folleri non solo basterà che i pesi siano eguali, ma di più per eseguire esattamente le ordinazioni del Direttore Generale adatterà la migliore qualità dei folleri a quelle mani che saranno già abili a trarre la migliore qualità di seta. Ordinerà indi alla Trattrice con cartellino separato, che affiggerà al Manganello rispettivo, con quanti folleri la medesima debba trarre la seta.

Terminata la giornata farà mettere da ciascuna Trattrice alla sua matassa il cartellino dinotante il giorno, il nome e la qualità della seta, cioè se essa sia stata tratta in 3 o 4, o in 4 o 5 folleri. La seta tratta sarà appesa e conservata in stanza separata ed ariosa, acciò appena asciuttata, possa pesarsi e passarsi di mano in mano in Guardaroba: mettendo in esso separatamente le diverse qualità della seta, ed il Guardaroba farà un libro separato di suo carattere, per discarico del Sovrastante il ricivo della seta ricavata.

Baderà che la seta sia ben filata, cioè netta, lustra ed uguale, e che si estragga da folleri tutta la seta che ne può uscire. Finalmente prenderà conto dei capimangani, pellicce, stoppa, e vermi, acciò sian ben condizionati a tenore delle regole dell’arte.


Doveri del Guardaroba

Il Guardaroba avrà cura di tutte le diverse qualità di seta cruda che saranno in magazzino, e di tutti gli Ordigni, Stiglieri, e Macchine della Regal Fabbrica.

In giorno destinato terminata la Filanda il Sopraintendente coll’intervento del Razionale, Guardaroba e Sovrastante farà la pesa generale, di tutta la seta tratta nell’anno; la confronterà col libro del Guardaroba nel libro corrispondente, e calcolate tutte le spese fisserà il costo intrinseco di ogni libra in fabbrica.

Secondo gli ordini del Direttore Generale egli darà a lavorare al Direttore del Filatoio la seta necessaria, e da essa la riceverà nuovamente operata con i debiti sfridi, bilanciando sopra il dare, ed avere col medesimo. Disporrà con ordine nel magazzino tutti gli attrezzi della fabbrica, acciò possa vedersi all’istante, se vi è l’attrezzo che si cerca.


Doveri del Direttore dei Filatoi

Il Filatoio è una macchina composto di tre piante, delle quali una serve per incannare la seta; un’altra per filarla ad un capo e la terza per torcerla a quanti capi si vuole. Il Direttore dunque ha l’obbligo di sopraintendere a tutte tre esse piante ed a tutte le persone, che vi travagliano.

Egli deve badare, che tutti i pezzi delle piante non solo siano sani ma che siano tutti nel loro sito, ed abbiano egual moto, acciò adempiano esattamente le loro funzioni. Guastato un pezzo deve subito farlo o rifare, o accomodare dal falegname, acciò che si perda tempo: ma nel momento istesso passarne la notizia allo Scritturale, e Giornalista, perché ciascuno lo noti nel rispettivo suo libro.

Deve insegnare alle Incannatrici di farsi da per loro tutti quelli pezzi, che si debbono fare. Deve insegnare ad esse ancora di ben conoscere, e ben distinguere la bava dalla seta buona ed il capo doppio dal capo semplice, acciò la seta non vada in sfrido, e non faccia cattivo effetto nella macchina del filato, da dove poi dovrebbe togliersi con altro maggior danno. Deve insegnare ad esse di romper ben bene la costa alla seta ossia quella gomma che tiene agglutinate le fila, di nettare la matassa da tutti i capi morti, di fare che il capo fila stia sempre dalla parte di sopra e che la tabella stia in perfetto equilibrio; acciò il filo non si spezzi, e vi sia in necessità di farvi dei nodi, che sono quelli che rendono deforme il drappo. E finalmente deve badare che le incannatrici non portino più sfrido di quello che debbono, altrimenti egli risponderà del danno che ne risente la fabbrica.

Deve ripartire ad un giusto numero di lavoranti la macchina del filato, ed assegnare a ciascuno di essi un numero di incannatrici, perché gli dia sempre un numero fisso di rocchelli.

Deve vigilare che il lavorante tenga i rocchelli sempre fissi su dei fusi, e che questi siano perfettamente dritti. Deve badare che il lavorante tenga sempre in buon ordine il fusamento, acciò uno non fili meno dell’altro, dipendendo da questa qualche brutta disuguaglianza, che si vede nei drappi. Deve insomma badare che la seta venga perfettamente filata, e togliere tutti gli ostacoli che possono non farla venire alla sua dovuta perfezione.

Deve inoltre badare che la seta sia ben torta. Assegnerà ai lavoranti di questa macchina quel numero di Raddoppiatrici che corrispondono alla buona, o trista qualità della seta. Vigilerà che nello stracannare che farà la Raddoppiatrice del pelo dalli rocchetti grandi della pianta del filato la seta sia essa ben nettata, e raddoppiata a quel numero di capi che egli ordinerà; e che nessuno ardisca mischiare una partita di seta coll’altra acciò non confonda una partita di due capi con quella di tre. E finalmente che ciascuno faccia quella quantità di lavoro che è necessaria, acciò non perda tempo chi si travaglia sulla pianta del torto e la macchina non si distrugga senza profitto. Torcendosi poi nella pianta del torto due qualità di seta, cioè pelo e trama, baderà seriamente ad eseguire, e a far eseguire gli ordini del Direttore Generale, e dei Sotto Direttori, tornando sempre più conto che questi siano piuttosto piccoli che grandi, sì perchè la tinta venga eguale, sì perché le matasse non vengono imbrogliate.

Avrà egli un libro separato per bilanciare con quello del Guardaroba, il suo dare ed avere; e questi corrisponderanno con quello della Razionalia, acciò in fine dell’anno possa sapersi con distinzione tutto il quantitativo della seta lavorata in pelo e trama.


Doveri dell’Assortitore

Dall’Assortitore dipende aversi l’eguaglianza nei drappi. Per conseguenza egli deve essere molto abile in questo mestiere.

Dalla seta ne caverà prima quattro fili, cioè sottile, mezzano, tondo e grosso. Indi tornerà ad assortire ciascuno di questi e caverà dal sottile il più sottile, dal mezzano il meno mezzano, dal tondo il meno tondo e dal grosso il filo sconcio che può servire per i cordoni. Il che succederà solo quando la partita è disuguale. E lo stesso farà anche nell’assortimento della trama.


Doveri del Tintore

L’anima del drappo è il bel colore. Il buon Tintore adunque dev’essere ben inteso della natura, e qualità dei corpi coloranti, dei corpi acidi, ed alcalini, e delle loro qualità omogenee, ed eterogenee per poterne avere quel misto che forma un terzo nel regno dei corpi coloranti.

Obbligo suo sarà nell’invascare la seta, non mischiare una partita con l’altra, avvertendo non solo di situarla con diligenza nelle vasche, ma con diligenza torla anche dalle medesime, perché non si arruffi. Baderà ad aver sempre un sapone perfetto, e che nel caldaio vi sia la quantità di acqua, e di sapone corrispondente alla quantità della seta. Che i bianchi siano sempre cotti separatamente con metterci quella dose dippiù di acqua e di sapone che richieggono. Che il fuoco sia eguale e che bolli nella quantità di tempo che l’arte rigorosamente esige. Baderà anche seriamente che sia ben lavata di sapone, dipendendo da ciò specialmente la lucentezza della seta. In tutte le varie operazioni non maltratterà mai la seta, acciò non si rompano i capi: dalla rottura dei quali dipende specialmente la cattiva qualità dei drappi, e della perdita di tempo nell’incannare e rimondare la tela. Presenterà al Sopraintendente nota in iscritto delle Droghe, che occorrono per la fabbrica, acciò dia subito gli ordini corrispondenti al Cassiere per la compra di esse. Oltre il Libro Giornale, che terrà il Giornalista, avrà il Tintore altro libro separato col Magazziniere, e bilancerà ogni volta che restituisce la seta tinta il suo dare ed avere, dedotti li sfridi legittimi descritti nella Tariffa. Ed in fine dell’anno, quando si darà il conto generale il Razionale prenderà la resta delle Droghe, e di tutt’altro per la integrità del bilancio.


Doveri dei Sotto Direttori

Ogni arte deve avere uno o più Sotto Direttori secondo il minore o maggiore bisogno nascente dal numero maggiore , o minore degli Artieri, che vi sono impiegati.
E siccome in questa Regal Fabbrica vi sono provetti lavoranti e giovani principianti, così i Sotto Direttori in una maniera procederanno coi primi, ed in un’altra con i secondi. Obbligo dei Sotto Direttori sarà di prendere dal Magazziniere della seta colorata quella quantità, qualità e colore di seta che sarà ad essi ordinata dal Direttore Generale per eseguire l’incombenza ricevuta.

Ciascuno di essi consegnerà al provetto lavorante il pelo e la trama perché egli l’incanni, e si ordisca la tela a norma degli ordini del Direttore. E se tra loro vi è chi o non sappia, o non possa farsi da per se le suddette operazioni, allora egli stesso darà il pelo e la trama alla Maestra dell’Orditoio, perché si esegua nella macchina della Regal Fabbrica da persone in essa impiegate pagandone però il giusto prezzo a tenore della tariffa da ritenersi sulla Manifattura. Per i principianti poi fintanto che non passeranno a lavoranti consegnerà il pelo e la trama alla Maestra Orditrice, acciò possa questa farla incannare, ed ordire a norma degli ordini che verranno a lui dati.

Nel paragrafo 6° delle leggi date per lo buon governo della colonia, e propriamente in quello che riguarda la buona educazione dei figli, sin d’allora determinai che i prezzi del lavoro fossero fissi, e che per gradi la gioventù apprendente salisse a meritare il prezzo che si paga ai migliori artisti nazionali, e forestieri; ora mi veggo la necessità di dichiarare che nessun giovine o fanciulla possa mettersi a tessere su telai di stoffe e di velluto, se prima non abbia imparato bene di far le cannelle, di nettare la trama, di rimandare la tela, di tirar le palle, di ordire, di piegare la tela sui tubi, e di armarsi il telaio, ed a quelle che vogliano attendere sui mestieri di calze, non sappiano ben rimandarsi la seta, ben mantenere il telaio, e farsi da sé tutti quei pezzi che deve farsi ogni ottimo lavoratore.

Obbligo pertanto del padre sarà quello di mandare il figlio o la figlia di anni sei nella Regal Fabbrica ad incominciare ad apprendere l’arte gradatamente; ed obbligo di Sotto Direttori sarà di insegnare ai medesimi tutto il corso dell’arte ordinatamente; e non passerà alcuno da un grado all’altro, senza il certificato del Sotto Direttore e del Direttore Generale, che vedrà coi propri occhi se il giovine merita di essere avanzato. Per tutto questo tempo niuno dei giovani o donzelle degli individui della Regal Colonia potrà pretendere pagamento. Obbligo ancora dei Sotto Direttori sarà di andare continuamente girando per le case dei manifatturieri per vedere se il travaglio si eseguisce colla necessaria sollecitudine acciò non venga a patire la seta ed il colore, e se si eseguisce il lavoro con esattezza, e secondo si è ordinato, e trovando che si manchi ad alcuna di esse cose, ne daranno subito parte al Direttore il quale per due volte l’avvertirà e per la terza volta passerà il tutto a notizia del Sopraintendente, il quale disporrà che non si diano più tele al contumace e ne farà a me rappresentanza per ulteriori castighi.

Nel caso però che i Sotto Direttori ordinassero a Tessitori cose non disposte dal Direttore Generale o pure che fossero apposte regole dell’arte, per cui il lavoro non venisse a dovere, allora saranno essi tenuti all’emenda del danno con pagare il costo del drappo. Quello che si è detto dei Sotto Direttori di Stoffe ordino anche per quelli dei velluti e di calze relativamente alla natura e qualità delle loro rispettive arti. I Sotto Direttori terranno due libri: uno che discarichi il credito e debito con ciascuno artiere li quali tutti passeranno col libro giornale e con quello dello Scritturale.


Doveri del Magazziniere della Seta Cotta e Colorata e di tutti gli altri generi Manifatturati della Fabbrica

Il Magazziniere della seta cotta e colorata prenderà dal Guardaroba la seta che necessiti giusta gli ordini ricevuti dal Direttore. Obbligo suo sarà di darla a tingere al Tintore a norma degli ordini del Direttore ed indi riceverla, e ben mantenerla nel magazzino per ciò destinato. Precedente ordine del Direttore Generale consegnerà al Sotto Direttore nella qualità di seta colorata sia in pelo sia in trama, che disporrà il Direttore. Riceverà nell’atto della consegna, che si farà dal Manifatturiere tutti i generi lavorati e questi conserverà in magazzino colla massima attenzione.

Manderà subito in Napoli al Mercante destinato i generi consegnati con la nota, che gli sarà data dal Razionale. Venderà in fabbrica ai forestieri tutti quei generi, che si vorranno compare, ed in fine di ogni mese pagherà con partita di Banco al Sopraintendente il danaro ritratto e gli consegnerà bilancio distinto dei generi venduti per passarsi in Razionalia, affin di riceverne poi in fine dell’anno il debito discarico subito che si sarà tirato il conto generale e vista che sarà la resta dei generi a lui consegnati.


Doveri della Maestra d’incannare e di ordire

Da una tela ben ordita nasce la bontà, e la facilità di tessersi bene un drappo. Obbligo dell’Orditrice pertanto sarà non solo di ordire la tela a tenore degli ordini del Sotto Direttore, che gli ha ricevuti immediatamente dal Direttore; ma benanche di ordirla bene e di fare che la tela sia ordita tutta ad un fiato quanto sia possibile.

La medesima vigilerà sopra l’incannatrici, acciò la seta venga bene incannata, altrimenti sarà essa responsabile del danno che ne risentirà la Regal Fabbrica. Vigilerà ancora sopra le incannatrici della trama perché tolgano dalla medesima tutti i peli spaccati e disuguali, tutti i nodi e tutte le pelurie che vi sono, pregiudicando questo grandemente alla nitidezza dei drappi. Averà libri separati che lo discarico del dare ed avere di ciascuna partita di seta, che le verrà consegnata dal Sotto Direttore. Si bonificherà alla medesima lo sfrido dell’incannare, ed ordire a tenor del prescritto della tariffa. E baderà seriamente perché né essa, né le incannatrici confondano la seta di una partita coll’altra, specialmente quando son di simili colori, acciò non si vegga l’inconveniente di mischiarsi la partita che potrebbe essere di secondo filo coll’altra, che potrebbe essere di terzo o di quarto filo.


Doveri dell’Incannatrici di Pelo e Trama

Sono nella Regal Fabbrica due macchine da incannare la seta cotta e colorata; da chi incanna dipende ancora la bontà e la nitidezza del drappo. Se la seta è netta e senza nodi, il drappo sarà pure nitido e galante. Obbligo dunque delle incannatrici sarà aprire prima sulla gaviglia la matassa con tutta l’attenzione e carità e sbrogliare quei capi che nel tingersi si sono imbrogliati. Situare la matassa sull’asso su tutta la diligenza, ritrovare il capo e fare attenzione che il filo si avvolga egualmente sul rocchetto passando ora su di un conduttore ed ora su di un altro. Saranno anche attente le incannatrici a togliere il filo sbavato, e tutti gli altri che avessero della peluria, giacchè questa è quella che fa perdere tutto il pregio ai drappi. Attentissime ancora saranno a non far mischiare due partite di seta ancorchè dello stesso colore, giacchè può stare che una partita sia di primo filo e l’altra del terzo o quarto filo.


Doveri dei Manifatturieri

Ancorchè perfetta sia la seta, ancorchè vivaci siano i colori, ancorchè ben ordita sia la seta e ben montato sia il telaio, il drappo sarà sempre pessimo, se sarà malamente tessuto. Tutto è per conseguenza perduto, se l’artiere che lavora o non è abile, o non usa tutta quell’attenzione che si richiede.

Due sono le specie dei lavoranti che travagliano nella Regal Fabbrica: i provetti e i principianti. Ai provetti non è necessario ricordare i loro doveri, perché avendo essi dato saggio dei loro lavori, mi fan sperare che continuino colla stessa diligenza, ed attenzione e farlo anche in avvenire.

I principianti però baderanno seriamente ad eseguire i comandi del Direttore Generale e dei Sotto Direttori. Terranno il telaio ben squadrato, e la cassa situata in maniera che batta egualmente in faccia al subbio. Useranno tutta l’attenzione a togliere i fili disuguali, che mai s’incontrassero nel corso della tela, e a battere la cassa a colpi uguali, acciò non si vegga il drappo in una parte battuto più e in un altro meno. Appena vedranno che il pettine non porta egualmente il lavoro chiameranno il Pettinarolo e lo faranno accomodare. Baderanno che la cimosa sia perfettamente tirata, essendo essa la dimostrazione principale del drappo ben tessuto; ed in tutto chiameranno il Sotto Direttore perché si ripari a tempo ogni sconcio, acciò non sia in danno la fabbrica, la quale cercherà sempre il rinfranco del danno da chi lo ha commesso. Ciascun telaio avrà la sua dote, di cui ogni Manifatturiere darà conto in ogni tempo alla Razionalia.


Doveri del Pettinarolo

La perfezione di un drappo non solo dipende dall’uguaglianza e nettezza della tela, ma benanche dall’esatta disposizione dei fili: ambedue formano quella superficie eguale che sono la causa della lucentezza o sia della perfetta reflessione dei raggi della luce, questa esatta disposizione dei fili non può aversi senza un buon pettine.
Obbligo dunque di un perfetto Pettinarolo è quello di far cuocer bene la canna, e di renderla elastica, di fare che i denti sian ben scarniti e che sian tutti dello stesso calibro; che sian egualmente disposti, a qual effetto farà uso della seta la più uguale, per legare. L’un dente coll’altro in egualissima distanza, e bene ed egualmente impeciati, che sian ben legati, acciò a replicarsi colpi delle battute non si spostino, e così direttamente situati nei due punti di paggio che non vi sia ombra di dissonanza. Obbligo suo ancora sarà di accomodar subito quel dente che nel corso della tela venisse a spostarsi dal suo sito, e a perdere la sua elasticità acciò il drappo non venga rigato, e di cattiva comparsa. Baderà finalmente all’esattezza delle portate.


Doveri del Celentatore

L’arte a ritrovato che i rasi passando sotto il cilindro volgarmente detto Celento essi acquistano magnifica bellezza e lustro. Nella Regal Fabbrica già va a farsi un cilindro della più perfetta qualità. Obbligo dunque del Celentatore sarà di badare che il fuoco non cangi, né ammortisca il calore, e che la macchina agisca egualmente in tutte le parti del drappo, acciò in tutte le parti sia perfetto. Guastando il drappo e parte di esso, la parte guasta resterà per lui e ne pagherà il prezzo alla Regal Fabbrica.


Doveri del Mercante

La fabbrica ha da avere il suo Mercante cioè la persona che vende li suoi generi di lavoro. Questo deve essere tutto intento a questa operazione, e per conseguenza non deve tener in bottega verun altro genere del suo. Egli averà il 3% della vendita: ma obbligo suo sarà il procurarne al possibile lo smaltimento. Ogni consegna si registrerà nel suo libro dal Razionale ed egli in fine di ogni mese rimetterà nota dei generi venduti con polizza del danaro ritratto, acciò possa dalla Razionalia darsene conto a me, ed in fine dell’anno possa essi verificarsi colla resta dei generi esistenti. Egli ancora averà obbligo in ogni fine di stagione di dire in iscritto al Sopraintendente tutti i generi usciti di moda, perché possa il medesimo prendere quegli espedienti che stimerà dopo che saranno da me approvati. Oltre di costoro vi saranno ancora un falegname, che sia Torniere ed un Ferraro. Questi averan obbligo preciso di fare subito tutti quei pezzi di lavoro che necessitano, di cui ne prenderà conto la Razionalia.


Il fine di queste mie Sovrane Ordinazioni è che dalla fabbrica escan generi perfetti: che la medesima faccia rapidi progressi, che tutto sia in buon ordine e sistema, e che gl’individui della colonia abbiano, comodo mantenimento. Questo fine non potrò mai conseguirlo se tutti coloro che sono in essa impiegati non concorrano a gara ad eseguire rispettivamente il proprio dovere.

 

A tutti dunque comando l’esattezza osservanza di quanto ho prescritto.

 

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