La Madonne delle Grazie

Fino a pochi anni fa, seguendo la tradizione borbonica, la statua della Madonna delle Grazie veniva venerata e portata in processione nel territorio dalle due comunità di Vaccheria e di San Leucio. Con decreto del Vescovo Bartolomeo Mangino dell’8 settembre 1953, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Vaccheria fu distaccata dalla Parrocchia di San Leucio e il 5 aprile 1954 ne fu nominato titolare il sac. Angelo Nubifero.

I festeggiamenti fino ad allora terminavano in modo solenne a Vaccheria il 2 luglio, giorno dedicato alla Madonna; questa tradizione venne interrotta nel 1961 con la donazione della sorella del parroco di San Leucio don Oreste Padula, di una statua della Madonna simile a quella di Vaccheria. Da allora, per evitare la sovrapposizione dei festeggiamenti, a San Leucio si anticipa di un giorno la processione.

La statua è in legno policromo, alta m. 1,50. Una targa sulla base indica il nome dello scultore “Antonio Lebro, Napoli S. Gregorio Armeno sec. XX”. Sulla parte anteriore del basamento si legge: “A devozione di Padula Clamira ved. Giannattasio”.

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