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Nell’uffizio del Santo, che
si recita, vi è questo Inno,
che può servire ancora agli abitatori di Ferdinandopoli.
INNO
DI S. LEUCIO
Alfin
la bella aurora
Alfin
sull’Orizonte
Già
comparisce il dì:
Il
dì felice in cui
Si
dipartì da nui
Il
Patriarca Leucio,
Che
lieto al ciel salì.
Ei
chiaro infin che visse
Per
tanti merti, e tanti,
Oh
quante grazie, oh quante
Rari
prodigj oprò!
E
a trionfare intento
Di
cento errori e cento,
Coll’acque
del battesimo
Le
colpe altrui lavò.
Sacro
Orator le leggi
Tutte
spiegò di Cristo,
E
splender poi fu visto
Per
rara santità.
Imitator
d’un Dio
Conforto
agli egri offrio,
E
richiamò cadaveri
In
vita, e in libertà.
Esulta
pur, gioisci,
Popol
fastoso, e altero;
All’onor
tuo primiero
Nuovo
s’aggiunge onor;
Onor
sublime, e raro,
Che
in Leucio a te sì caro
O
fortunata Brindisi,
Ritrovi
il Protettor.
Nella
città felice
Del
Brindisin terreno
D’ogni
virtù ripieno
Il
Confessor fiorì.
E
volò l’alma in cielo,
Lasciando
il fragil velo
Alla
diletta Brindisi
Quando
l’Eroe mor
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