Presentazione di

Luigi Paolo Finizio

Come c'insegna la storia dell'arte, L'Esodo, 1986 - tecnica mista su tela, cm. 50x70la pittura può essere parola consistente di tessuti visivi ma pure di trame avvinte all'immaginario della parola scritta. Questa mostra di Battista Marello, parroco a S. Leucio di Caserta, svolge proprio una tematica d'immagine legata alla scrittura, anzi alla scrittura per eccellenza. Il tema infatti è fortemente simbolico nel condurre Sommerse cavalli e cavalieri, 1986 - olio su su tela, cm. 120x100i nostri occhi alle significazioni bibliche dell'Esodo. Non ne avremo un iter narrativo, ma una immersione simultanea nella temporalità di un evento remoto, una implicazione che ci trascina come in una rappresentazione in atto. Così, non sarà eccessivo dire che il secondo libro del Pentateuco trova una possibile attualità esegetica nella ricomposizione pittorica che ci dà questa mostra.

D'altro canto, se messaggio ermeneutico può scaturire dalle opere esposte esso sta nel loro esito d'immagine, nel definirsi delle campiture e delle movenze del colore, nella scelta simbolizzante in cui s'individua la parola creativa, la sua veicolazione di senso.

Via del deserto, 1987 - terre colorate su tela, cm. 60x50Secondo proprio un tragitto figurale, un esodo nell'esodo, che nelle scansioni della pittura, nei riquadri allegorici, sommuove il dominio della fede a farsi trasmissione operante, rigenerata occasione di poesia e mito.

L'arte di Marello è pensosa, induce al raccoglimento mentale nel gioco semplice quanto evidente degli accostamenti simbolici di cui si compone il suo dettato espressivo. Certamente, per un religioso, la Bibbia ha anzitutto il valore della manifestazione divina eTentando il futuro, 1986 - acrilici su tela, cm. 100x120 perenne; come tale essa ha una incidenza espressiva attuale, sempre capace di implicazioni ed esplicazioni sull'rodine della storia, come della cronaca del nostro vivere quotidiano. Da Blake a Chagall, per tenerci in un solco di richiami moderni, la Bibbia ha rappresentato non più soltanto il disvelamento del sesso teologico e storico, fra il sacro e il profano, ma la trasmissione concreta di una memoria avvinta all'individuo, al genere umano lungo il tragitto secolare delle conquiste civili e verso ogni scommessa sempre aperta sugli ardimenti dell'immaginazione.