Battista MarelloL'Opera di Battista Marello è molto difficile poichè egli compie le cose apparentemente più semplici. Quelle che per secoli e secoli migliaia di artisti hanno compiuto lungo tutte le strade e in tutti i paesi dell'Europa o Cristianità. Rappresentare il Logos incarnato, costruire Chiese, scolpire i loro portali. Il loro mestiere era questo: edificare. Edificare in tutti i sensi: dal più umile oggetto alla più grande cattedrale, alle anime di chi quell'oggetto usava e di chi in quelle cattedrali non solo pregava, ma abitava (come oggi capita forse ancora di vedere in qualche moschea medio-orientale). Edificando si edificavano. Voler "ripetere" quest'arte non è forse, oggi, soltanto difficile, ma impossibile. Battista insegue questo impossibile. Lo fa con assoluta modestia, senza traccia di presunzione, senza chiacchiere sull'ineffabile. Il suo è sì misticismo, ma quello proprio dell'arte figurativa italiana, quello che viene diritto da Francesco e ha in Cimabue e Giotto i suoi autori. Battista arrossirà a questi nomi, ma perchè? Si può essere anche granelli di polvere sulle spalle dei giganti ma lì, sulla loro  lezione possiamo voler stare. A tale lezione Battista è fedele e  costruisce i suoi oggetti e scolpisce i suoi grandi portali. E li dedica alla sua città, al suo vescovo, al suo papa. Sono monumenti belli? Brutti? Non importa. So che li amo perchè sono monumenti, non pezzi di retorica, non otri vuoti, ma "macchine" per ricordare, per ammonire discretamente, per invitare a sentirsi comunità. Tra generazioni i casertani potranno  ancora conservare col loro vescovo e ricordare la visita di quel Papa polacco che scrisse la storia della fine del più tragico secolo dell'Europa. E di nuovo mi assale il dubbio: lo potranno davvero? Anche Battista non sa rispondere; la sua opera è chiara e disincantata come il suo sguardo. Tuttavia Battista lo crede. Egli si tiene stretta quella fede che fonda la speranza. Senza un tale dono non avrebbe messo insieme una linea. Anche in questo egli è davvero come il suo vescovo. Battista è davvero l'artista di Raffaele Nogaro.

 

Massimo Cacciari

Presentazione del libro Giovanni Paolo II a Caserta

e le Porte di Bronzo di B. Marello, 2001

 

 

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